
L’abolizione legale della schiavitù non ha impedito lo sfruttamento della manodopera. Storico documento firmato a Brasilia
Il ministro del Lavoro e dell’Occupazione del Brasile, Luiz Marinho, ha firmato un accordo con i produttori di caffè dello Stato di Espi’rito Santo per combattere il lavoro analogo a schiavitù.
L’accordo coinvolge i rappresentanti della Procura federale presso il tribunale del lavoro, il tribunale del lavoro, l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) e il Consiglio nazionale del caffe’ e confederazione nazionale dei lavoratori agricoli .
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Durante l’evento, tenutosi a Vitoria, capitale di Espirito Santo, il ministro ha indicato l’esternalizzazione del lavoro come responsabile della precarietà dei rapporti di lavoro. Marinho ha affermato che le ispezioni da parte del ministero del Lavoro puniranno severamente chiunque venga sorpreso a utilizzare un lavoro analogo alla schiavitù.
“Quando troviamo manodopera sfruttata, è un male per ogni attività e per il Paese. Non vogliamo concentrarci solo nel caffè, vogliamo che la Confederazione dell’agricoltura e dell’allevamento del Brasile aderisca a questo patto. Vogliamo fare questa intesa in tutte le attivita’ economiche del Paese”, ha detto il ministro.
Dall’inizio di quest’anno, 1.641 lavoratori sono stati scoperti dalle squadre del ministero in condizioni di lavoro degradanti, 55 di loro erano lavoratori delle piantagioni di caffè nello stato di Espirito Santo.
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(foto SHUTTERSTOCK)