
Si allungano i tempi delle vendite, si accorciano, invece, quelli delle locazioni
Il secondo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2023 di Nomisma avverte su possibili pericoli di appannamento del mercato immobiliare italiano dopo la pandemia.
Difficoltà di accesso per chi volesse comprare casa, a loro volta favorite da un quadro economico complicato, si sommano ad una progressiva perdita del potere di acquisto presente in tutti i settori. Impossibile, poi, non ricordare la zavorra rappresentata dall’aumento dei tassi applicati che hanno zavorrato e non poco la domanda. Il report fotografa la situazione in 13 tra le maggiori città italiane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia) denotando alcuni sfasamenti tra i differenti panorami.
Sempre secondo quanto reso noto da Nomisma si nota un allungamento dei tempi per la vendita nei mercati di Bologna, Firenze e Roma mentre si sono accorciati quelli per un affitto anche a fronte di un aumento della domanda la quale, a sua volta, ha portato ad un rialzo delle quotazioni pari a +1,7%. In particolare i tempi medi di locazione, nell’ultimo decennio, hanno visto una progressiva contrazione (da 4 a 2 mesi) con un mercato particolarmente attivo su Bologna (1,2 mesi di media per un affitto).
Presto, però, secondo Nomisma, si potrebbe verificare una sorta di cortocircuito tra le esigenze di lavoratori, famiglie e studenti e quelli dei proprietari, maggiormente orientati, questi ultimi, verso gli affitti brevi, forme di investimento più remunerative e tendenzialmente più pratiche.
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