Il frutto rosso è cresciuto del 18,2%, secondo le stime di Coldiretti. E, con il caldo, i consumi sono aumentati del 20%
La frutta si registra un aumento del 7,8% a giugno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e nello stesso periodo si registra una vera e propria impennata per la verdura, i cui prezzi sono aumentati del 17,4%, come indicano le elaborazioni della Coldiretti su dati Istat.
In generale, rileva l’organizzazione agricola, “i prezzi di frutta e verdura in media triplicano dal produttore al consumatore e i centesimi di aumento che si sono verificati nei campi per il maltempo sono diventati euro al consumo“.
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Fra gli aumenti dei prezzi, i dati più recenti disponibili sono quelli relativi al maggio 2023 contro lo stesso mese del 2022, e indicano che a salire in modo più consistente è stato quello dei pomodori, aumentato del 18,2%. Nello stesso periodo, sempre secondo le elaborazioni della Coldiretti su dati Istat, sono aumentati anche i prezzi delle banane (del 7,8%), della frutta secca (del 4,2%) e delle mele (dell’1,6%), mentre per le pesche e le nettarine si è registrata una riduzione dello 0,9%. Fra le verdure è stata l’insalata a vedere una riduzione del prezzo, pari al 10,9%.
Nel frattempo, sulla spinta del gran caldo, i consumi di frutta e verdura in Italia hanno segnato un aumento del 20%, come indica la stima della Coldiretti sulla base delle indicazioni sugli acquisti che emergono dai mercati di Campagna Amica nell’ultima settimana rispetto alla precedente.
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Le richieste hanno riguardato soprattutto frutta e verdura tipicamente estive, come pesche, albicocche, meloni, cocomeri, cetrioli, pomodori e insalate. L’organizzazione agricola rileva che questa ripresa dei consumi è un’inversione di tendenza importante, dopo la riduzione dell’8% dei consumi di frutta e verdura e dopo che nel 2022 gli acquisti di questi prodotti a sono risultati di mezzo miliardo di chili inferiori a quelli del 2021, per un totale di 5,5 milioni di tonnellate.
(foto SHUTTERSTOCK)