
Contestata “la possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio”
Con la conferma dello sciopero nazionale negli aeroporti iniziato oggi dalle 10 fino18, molte compagnie hanno deciso di adottare alcune misure di emergenza e di supporto per i passeggeri. Nel primo caso si è trattato di cancellare diversi voli (circa 200). Nel secondo di avvisare per tempo i passeggeri come accaduto, ad esempio, a Fiumicino dove l’impatto delle agitazioni è stato relativamente contenuto.
Infatti, almeno nell’aeroporto romani, non si registrano grandi disagi per lo stop del personale dipendente delle società di handling aeroportuale, piloti e assistenti di volo indetto da diverse sigle sindacali. Un traguardo a cui si è giunti anche grazie alla collaborazione delle società aeree che hanno avvertito per tempo i passeggeri e, in alcuni casi, hanno attuato anche piani straordinari per contenere l’emergenza.
Drastico il commento del vicepremier e Ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini «Nessuno mette in dubbio il diritto allo sciopero, appoggio le giuste richieste dei lavoratori inascoltate da anni, lavoro perché le trattative continuino: ma non accetto che alcuni sindacati blocchino l’Italia causando disagi e danni a milioni di lavoratori italiani e turisti stranieri. Se non prevarrà il buonsenso, sono pronto a intervenire come ho già fatto per evitare il blocco totale dei treni».
Ma contro lo sciopero nel comparto del trasporto aereo si pronunciano anche altri. In primis la Codacons che ha deciso di presentare un esposto a 104 Procure e alla Corte dei Conti.
“Siamo di fronte ad una forma di violenza inaudita verso i cittadini e verso gli operatori turistici» commenta il presidente Carlo Rienzi «250mila viaggiatori rischiano oggi di rimanere a terra, perdendo giorni di vacanza e soldi pagati per strutture ricettive e servizi vari. Un danno complessivo da centinaia di milioni. Si ipotizza “la possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio».
FOTO: ANSA/TELENEWS