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Economia

Ue-America Latina, l’appoggio all’Ucraina divide

Giulia Guidi
17 Luglio 2023
Ue-America Latina, l’appoggio all’Ucraina divide
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Dal vertice Ue-Celac, in corso tra oggi e domani a Bruxelles, il primo in 8 anni, emerge un certo ottimismo commerciale ma non c’è l’unanimità sulle sanzioni alla Russia e […]

epa10751993 Brazil's President Luis Ignacio Lula da Silva during the ?Digital Alliance? photo opportunity at the EU-CELAC Summit of Heads of State and Government in Brussels, Belgium, 17 July 2023. Leaders from the EU and the Community of Latin American and Caribbean States (CELAC) gather in Brussels for the third EU-CELAC summit from 17-18 July 2023, with the aim to strengthen relations between both regions.  EPA/JULIEN WARNAND

Dal vertice Ue-Celac, in corso tra oggi e domani a Bruxelles, il primo in 8 anni, emerge un certo ottimismo commerciale ma non c’è l’unanimità sulle sanzioni alla Russia e sull’appoggio all’Ucraina

L’Unione europea e i Paesi dell’America latina e dei Caraibi sono una famiglia. Queste le parole di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che in apertura del vertice Ue-Celac di Bruxelles ribadisce l’importanza della cooperazione fra le due regioni. Cooperazione, come ribadito a più riprese durante la prima giornata di summit, che dovrebbe segnare un nuovo inizio nei rapporti con i Paesi presenti al vertice.

«Condividiamo una rete di legami economici molto vivace. Se guardiamo alla nostra cooperazione commerciale, ad esempio, vediamo che e’ cresciuta del 40 per cento negli ultimi quattro anni. Questi legami profondi hanno sempre tenuto vicini i nostri due continenti, anche quando non potevamo riunirci in un vertice come questo. Ma credo che siamo lontani dal realizzare il nostro grande potenziale. C’è ancora molto da fare», ha dichiarato Von der Leyen nel corso del suo intervento pomeridiano.

Una visione ribadita proprio dalla presidente dell’esecutivo Ue in mattinata, quando in un punto stampa con il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha annunciato un piano di investimento da 45 miliardi di euro per la regione (Global gateway). «Proponiamo di portare oltre 45 miliardi di euro di investimenti europei di alta qualità in America Latina e nei Caraibi. Oltre 135 progetti sono già in cantiere: dall’idrogeno pulito alle materie prime essenziali, dall’espansione della rete di cavi dati ad alte prestazioni, alla produzione dei più avanzati vaccini a base di mRna», ha dichiarato Von der Leyen.

«L’Ue, l’America latina e i Paesi caraibici hanno bisogno l’uno dell’altro più che mai. Il mondo in cui viviamo è più competitivo e conflittuale di sempre. Abbiamo bisogno di rendere le nostre economie più resilienti dagli choc esterni, combattere le disuguaglianze e la povertà nelle nostre società e avere partner affidabili, nel breve e nel lungo termine», ha concluso Von der Leyen, ribadendo l’importanza del rafforzamento dei rapporti fra i continenti.

Rapporti ribaditi anche dall’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell, e dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, entrambi concordi nel confermare la volontà di aumentare la cooperazione fra i due continenti, «che insieme rappresentano il 20 per cento del Pil mondiale e un miliardo di persone», anche attraverso i memorandum d’intesa firmati nel corso della giornata (Honduras, Ecuador, El Salvador, Argentina), per promuovere collaborazioni in ambito ambientale e climatico, energetico, economico e industriale, in ricerca e innovazione e nella promozione della pace globale, con il fermo appoggio all’Ucraina e la condanna della guerra di aggressione della Russia.

«Condividiamo lo stesso destino nella Carta delle Nazioni Unite. Ci basiamo su di essa e dobbiamo difenderla. Non accetteremo mai che la forza faccia diritto e vogliamo rispetto per le leggi internazionali e rispetto per la Carta delle Nazioni Unite. Lo avete dimostrato con il vostro sostegno alla risoluzione dell’Onu sulla guerra della Russia, e di questo vi ringraziamo», ha dichiarato ancora Von der Leyen.

L’accordo Mercosur non sembra tuttavia ancora vicino alla firma definitiva, anche se ci sono stati passi sulla spinta dell’incontro Lula-von der Leyen, con la presidente dell’esecutivo Ue reduce anche da un viaggio nel Paese verdeoro dello scorso mese di giugno. «Vogliamo lavorare mano nella mano con voi, per affrontare le maggiori sfide del nostro tempo. Tutto questo è possibile se riusciamo a tagliare il traguardo dell’accordo Ue-Mercosur. La nostra ambizione è quella di appianare al più presto le divergenze ancora esistenti, in modo da poter concludere questo accordo, perchè l’accordo sia vantaggioso per entrambe le parti», ha dichiarato von de Leyen a margine dell’incontro con il presidente Brasiliano.

Questa la risposta di Lula (nella foto): «Nel solo 2022, invece di lottare contro la fame di milioni di esseri umani, il mondo ha speso duemila e 240 miliardi di dollari per alimentare la macchina della guerra, che è stata causa di morte e distruzione, e ancora più fame. Questo vertice Ue-Celac – ha detto Lula – è anche un modo per dire basta: un altro mondo è possibile, sta a noi costruirlo. La guerra in in Ucraina è la conferma del fatto che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non è all’altezza delle sfide della pace e della sicurezza, se i suoi membri non rispettano la Carta dell’Onu».

«In linea con la carta dell’Onu – ha aggiunto – noi ripudiamo la violenza e l’uso della forza come mezzi di risoluzione delle dispute. Il Brasile appoggia l’iniziativa di diversi paesi e regioni a favore di una cessazione immediata delle ostilità e di una pace negoziati. Imporre sanzioni senza il sostegno del diritto internazionale -ha sottolineato Lula – serve solo a penalizzare le popolazioni più vulnerabili».

Nonostante l’ottimismo dei rapporti commerciali, quindi, rimane la questione dell’aggressione russa in Ucraina, che non è stata condannata da tutti i leader latino-americani e che rimane di stretta attualità dopo l’annuncio del Cremlino di non voler rinnovare l’accordo sui cereali nel Mar Nero.

«Sia chiaro: questo accordo è molto importante, perché insieme alle corsie di solidarietà europee contribuisce a far sì che i Paesi più vulnerabili abbiano accesso ai cereali e ai fertilizzanti di cui hanno bisogno per la loro popolazione. Ed è per questo che sosteniamo pienamente tutti gli sforzi del segretario generale Onu, Antonio Guterres, per assicurare la continuità di questo accordo», ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo Michel al suo arrivo al vertice di Bruxelles.

«Il sostegno dell’Unione Europea all’Ucraina è fermo, chiaro, e non cambierà mai – ha aggiunto – Sono molto soddisfatto che la stragrande maggioranza dei Paesi latinoamericani abbia votato a favore della risoluzione dell’Assemblea delle Nazioni Unite che condanna la Russia. E’ un segnale chiaro e forte. Anche se non c’è l’unanimità, è un segnale forte», ha concluso. 

  • ue-celac
  • com'è andato l'incontro ue-celac
  • cosa ha detto lula sulla guerra in ucraina

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