Nel testo si esprime profonda preoccupazione per la guerra contro l’Ucraina. Solo il Nicaragua non firma
Il vertice Ue-America Latina si è concluso con un accordo fra tutti i paesi tranne il Nicaragua sulla valutazione sulla guerra in Ucraina. Nel testo si esprime “profonda preoccupazione” per la guerra “contro l’Ucraina”. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha indicato che “c’è accordo su una dichiarazione ad eccezione di uno, a causa di un paragrafo”.
Nel documento conclusivo del vertice i leader Ue e latino americani è scritto: “Esprimiamo profonda preoccupazione per la guerra in corso contro l’Ucraina, che continua a causare immense sofferenze umane e sta esacerbando le fragilità esistenti nell’economia globale, limitando la crescita, aumentando l’inflazione, interrompendo le catene di approvvigionamento, aumentando l’insicurezza energetica e alimentare e aumentando i rischi per la stabilità finanziaria”.
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In questo senso, prosegue il paragrafo sull’Ucraina, “sosteniamo la necessità di una pace giusta e sostenibile. Ribadiamo ugualmente il nostro sostegno all’Iniziativa per i cereali del Mar Nero e gli sforzi del segretario generale delle Nazioni Unite per assicurarne l’estensione. Sosteniamo tutti gli sforzi diplomatici volti a una pace giusta e sostenibile in linea con la Carta delle Nazioni Unite”.
In una nota al documento viene indicato che la dichiarazione del vertice è stata sottoscritta da tutti i paesi “con una eccezione dovuta al disaccordo su un paragrafo”. Il Nicaragua non viene citato nel documento.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un passaggio del suo intervento alla sessione plenaria del secondo giorno del Vertice Ue-Celac, oggi a Bruxelles ha detto: «La scelta che noi possiamo fare oggi è quella di costruire una nuova e diversa Alleanza tra Europa e America Latina, un’alleanza in nome dei valori della libertà, della democrazia, in nome della nostra comune identità, in nome del rispetto reciproco, un’alleanza che forse si è un po’ sfilacciata negli ultimi tempi ma che noi possiamo riannodare con un filo nuovo e quel filo deve essere il filo di una cooperazione non predatoria ma paritaria, che deve assicurare pari benefici a tutti».
«I rapporti commerciali e strategici – ha osservato Meloni – sono una chiave, per questo speriamo di riuscire a firmare l’accordo modernizzato con il Cile, sosteniamo gli sforzi della Commissione per arrivare a un’intesa con il Messico, con i Paesi del Mercosur che sia davvero vantaggiosa per entrambi».