
Le aziende denunciano anche una carenza anche di figure professionali ad hoc
Secondo quanto reso noto da Censis e lisfa (Associazione Italiana Digital Forensics) circa otto italiani su dieci hanno avuto a che fare almeno una volta con una minaccia informatica. Minaccia che assume forme varie che vanno dalla classica email fasulla (nel 2022 il 76,9% degli italiani ne ha ricevuta una) che a loro volta fanno capo alle tecniche di smishing e phishing. Ci sono poi gli sms truffa ricevuto da quasi il 61% della popolazione (60,9% per la precisione)
Sempre lo scorso anno i dati confermano un aumento degli attacchi informatici. L a Polizia Postale, infatti, comunica che si è registrato un +138% di attacchi alle infrastrutture. Tradotto in numeri si parla di 12.947 attacchi nel 2022 contro i 5.334 del 2021.
Purtroppo il problema si denota anche dall’altra parte della tastiera, sebbene le pratiche per una navigazione sicura siano sempre poco applicate, resta anche una relativa difficoltà da parte delle imprese a reclutare esperti nel campo della cybersicurezza. Una carenza che ha spinto molte università a creare corsi di laurea ad hoc.
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