
Così la multinazionale: “Sulla base dei previsti sviluppi del mercato, in particolare per quanto riguarda il settore dei glifosati, Bayer prevede di registrare una svalutazione dell’avviamento di circa 2,5 miliardi di euro”
Il gruppo Bayer ha rivisto al ribasso le sue previsioni per l’intero anno 2023, «soprattutto a causa di un ulteriore significativo calo delle vendite di prodotti a base di glifosato (un pesticida finito nell’occhio del ciclone per la sua pericolosità)». È quanto si legge in una nota.
Per l’intero anno 2023, Bayer prevede ora un fatturato compreso tra 48,5 e 49,5 miliardi di euro sulla base dei tassi di cambio medi mensili del 2022 (la previsione precedente era di 51-52 miliardi di euro). L’ebitda prima delle voci straordinarie è ora previsto in un intervallo compreso tra 11,3 e 11,8 miliardi di euro nel 2023 sempre su base corretta per le valute (la previsione precedente era di 12,5-13,0 miliardi di euro). L’azienda ha inoltre corretto le previsioni per l’utile core per azione, portandolo a 6,20-6,40 euro su base valutaria (da 7,20-7,40 euro) e per il free cash flow a circa zero euro (da circa 3,0 miliardi di euro).
Per il secondo trimestre, invece, si prevede un fatturato di circa 11,0 miliardi di euro. L’ebitda prima delle voci straordinarie dovrebbe ammontare a circa 2,5 miliardi di euro, con un utile core per azione di circa 1,20 euro e un free cash flow di circa -0,5 miliardi di euro.
Non solo. «Sulla base dei previsti sviluppi del mercato, in particolare per quanto riguarda il settore dei glifosati, Bayer prevede di registrare una svalutazione dell’avviamento di circa 2,5 miliardi di euro» e questo «comporterà un utile netto di gruppo negativo di circa 2 miliardi di euro per il secondo trimestre del 2023».
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