Banc of California ha presentato oggi un utile netto del secondo trimestre di 17,9 milioni di dollari. Da inizio anno ha perso il 16%
Banc of California e PacWest, uno degli istituti di credito più colpiti dalla crisi delle banche regionali americani, convolano a nozze, in quello che è l’ennesimo segnale di come l’impatto del fallimento di Silicon Valley Bank continua a farsi sentire nel settore.
Warburg Pincus e Centerbridge Partners investiranno 400 milioni di dollari nei titoli emessi dalla banca che nascerà dall’unione. “Questa fusione creerà un istituto robusto e ben capitalizzato in grado di offrire un servizio eccezionale alle imprese e alle comunità della California”, afferma l’amministratore delegato di Banc of California Jared Wolff.
Nel frattempo, Banc of California ha riportato un utile netto del secondo trimestre di 17,9 milioni di dollari. La banca, con sede a Santa Ana, in California, ha dichiarato di avere un utile di 31 centesimi per azione. Gli utili, rettificati per i costi non ricorrenti, sono stati di 32 centesimi per azione. I risultati hanno superato le aspettative di Wall Street.
La stima media di quattro analisti intervistati da Zacks Investment Research prevedeva utili di 31 centesimi per azione. La società di servizi bancari e di prestito ha registrato ricavi per 122,2 milioni di dollari nel periodo. Le sue entrate al netto degli interessi passivi sono state di 75,7 milioni, inferiori alle previsioni di Street. Tre analisti intervistati da Zacks si aspettavano 76,2 milioni di dollari.
Le azioni di Banc of California sono scese dell’8% dall’inizio dell’anno. Martedì, negli ultimi minuti di negoziazione, le azioni hanno toccato quota 14,62 dillari, con un calo del 16% negli ultimi 12 mesi.
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