
Salvini sul Ponte di Messina: “le Regioni dovranno contribuire”. Il ministro lancia un nuovo referendum per il ritorno al nucleare
«Per il Ponte sullo Stretto di Messina la manovra del prossimo autunno sarà quella che stanzierà le cifre più importanti. Il costo massimo è di 13 miliardi e conto che si stia ampiamente al di sotto». A parlare così è il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a margine dell’evento L’Italia dei Sì. 2023-2032.
Si tratta di meno della metà di quello che fino ad oggi sta costando il reddito di cittadinanza che non lascia traccia sul futuro.
«Le regioni saranno chiamati a dare il loro contributo, non si sa ancora quanti soldi hanno e conto che lo sappiano al più presto. Quindi i primi miliardi veri saranno in legge di bilancio», ha concluso il ministro.
Non solo. Salvini rilancia la proposta di un referendum per riportare la produzione di energia nucleare in Italia. «Io sono pronto a tornare a un referendum argomentando il perché all’Italia convenga arrivare al nucleare pulito e sicuro di ultima generazione – ha detto. – Se dobbiamo diventare autonomi dal punto di vista energetico, non possiamo precluderci nessuna fonte di produzione energetica».
L’Italia è già passata per due referendum sul nucleare. Il primo nel 1987, quando era ancora viva la memoria del disastro alla centrale nucleare di Chernobyl, il secondo nel 2011. In entrambi i casi la risposta fu negativa.
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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