L’indice di fiducia dei consumatori curato dal Conference Board è salito infatti a 117 a luglio, ed è il più alto dal luglio 2021
La fiducia dei consumatori statunitensi ha raggiunto a luglio il livello più alto degli ultimi due anni, grazie all’allentamento delle pressioni inflazionistiche e al fatto che l’economia americana abbia continuato a mostrare una certa forza, nonostante il continuo aumento dei tassi di interesse.
L’indice di fiducia dei consumatori curato dal Conference Board è salito infatti a 117 a luglio, rispetto al 110,1 (dato rivisto) di giugno. L’indice ha superato il 110,5 previsto dagli economisti ed è il più alto dal luglio 2021. L’indice misura sia la valutazione degli americani sulle condizioni economiche attuali sia le loro prospettive per i prossimi sei mesi, elementi entrambi migliorati a luglio.L’indice delle aspettative future è salito a 88,3, superando la soglia di recessione di 80 registrata a giugno. Gli economisti monitorano attentamente la fiducia dei consumatori perché la loro spesa rappresenta circa il 70% dell’attività economica statunitense.
La fiducia dei consumatori è tornata a salire nel corso dell’ultimo anno, con l’attenuarsi dell’inflazione a fronte di dieci rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Si prevede che i responsabili delle politiche della Fed aumenteranno nuovamente il tasso di riferimento domani, portandolo ai livelli massimi da 22 anni a questa parte.
L’economia statunitense – la più grande del mondo – si è dimostrata nel frattempo sorprendentemente resistente di fronte al forte aumento dei costi del credito.
Quest’anno i datori di lavoro hanno aggiunto 278.000 posti di lavoro al mese e il tasso di disoccupazione, pari al 3,6% a giugno, non è lontano dai suoi minimi da mezzo secolo a questa parte.
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