
Come previsto il rialzo (l’undicesimo) è stato di 25 punti base
La Federal Reserve ha confermato il rialzo dei tassi previsto ovvero di 25 punti base, rialzo che porta il costo del denaro al livello più alto da 22 anni e che è stato deciso all’unanimità. Si tratta dell’undicesimo inasprimento, il primo dopo la pausa di giungo, pausa che i membri della Fed si erano presi per cercare di valutare le conseguenze dei 10 rialzi (consecutivi) precedentemente adottati.
Il Federal Open Market Committee della banca centrale come ampiamente previsto ha quindi fissato l’intervallo nel range 5,25%-5,5%
Pochi gli elementi forniti dal comunicato e che permettano di capire quali saranno gli elementi che guideranno le future mosse del FOMC. «Il Comitato continuerà a valutare ulteriori informazioni e le loro implicazioni per la politica monetaria».
La dichiarazione conferma un approccio ancora ampiamente dipendente dai dati al contrario di un programma prestabilito. Si tratta, ormai, di una strategia che tutti i funzionari delle banche centrali hanno abbracciato nelle recenti dichiarazioni pubbliche.
Altro cambiamento degno di nota del testo è stato un aumento della crescita economica: il “modesta” letto nel comunicato di giugno è stato sostituito con la “moderata” di luglio e che potrebbe, secondo alcune interpretazioni, allontanare i sospetti di una possibile, lieve, recessione più volte prospettata. La dichiarazione descriveva ancora una volta l’inflazione come “elevata”, il che potrebbe far da preludio per possibili altri aumenti futuri. Inoltre l’aumento dei posti di lavoro come “robusto” a testimonianza di un mondo del lavoro che non ha registrato grandi scosse dai provvedimenti della banca centrale.
FOTO: SHUTTERSTOCK