Il Senato ha respinto la mozione di sfiducia contro la ministra Santanchè con 111 no
«Nelle funzioni che esercito al governo ho sempre inteso e intendo conformarmi a quei principi di legalità, responsabilità e onore che la Costituzione sulla quale ho giurato indica come valori e criteri di condotta per chiunque operi al servizio della nazione». Queste le parole del ministro del Turismo Daniela Santanchè intervenendo nell’Aula del Senato dove si discute la mozione di sfiducia presentata dal M5S in merito alle vicende relative alla gestione delle sue aziende su cui lo stesso ministro ha tenuto una audizione in Parlamento nei giorni scorsi.
La Santanchè ha confermato che non è stata raggiunta da alcuna informazione o avviso di garanzia da parte della procura della Repubblica di Milano.
«Ho difficoltà a comprendere come si possa promuovere, ribadisco, sulla base di elementi di un’inchiesta pseudo-giornalistica una mozione di sfiducia individuale che ha come oggetto il mio operato da ministro della Repubblica – ha continuato. – La mozione ha per oggetto dei fatti che, se verranno evidenziati, sono antecedenti al mio giuramento da ministro. E comunque ritengo di aver chiarito in questa Aula in maniera solenne tutta la verità».
Il ministro è salvo. L’Aula di Palazzo Madama ha respinto la mozione: i favorevoli sono stati 67, i contrari 111, nessun astenuto.
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