Anche i listini del Vecchio Continente non sembrano essersi fatti scoraggiare
Wall Street apre incoraggiata dai numeri macro del prodotto interno lordo del secondo trimestre ma anche degli ordini di beni durevoli e i sussidi settimanali di disoccupazione che sono aumentati oltre le attese e che hanno fatto pensare ad un piccolo cedimento dopo le 11 strette della Federal Reserve sul costo del lavoro, ultima in ordine di tempo quella arrivata ieri.
Ad ogni modo, dopo aver avviato le contrattazioni, i maggiori indici a stelle e strisce segnano tutti un progresso interessante che va dal +0,25% del Dow passando per il +0,85% dell’S&P 500 finendo all’1,65 del Nasdaq.
Intanto in Europa, dopo le parole di Christine Lagarde che ha comunicato le tanto attese decisioni della BCE sui tassi d initneresse, il trend conferma quanto visto a Wall Street e cioè una fondamentale positività. IN Ftse Mib corre a +1,9%, allo stesso livello del Cac 40 di Parigi, il Dax segue a 1,4% mentre il Ftse 100 non va oltre lo 0,34%.
Tornando a Wall Street oltre alle decisioni Fed l’attesa è per le trimestrali. Tra quelle già pubblicate sono da citare Shell, Roche, Volkswagen, Barclays, Nestlé, Mercedes-Benz, BNP Paribas. A mercati chiusi sarà poi la volta di Intel, Mondelez e Roku, solo per citarne alcuni.
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