
Il 41% degli italiani non farà vacanza principalmente per motivi economici. E chi le fa guarda al risparmio
Chi va in vacanza, nella stragrande maggioranza dei casi (90%), resta in Italia. A evidenziare questa situazione è un’analisi di Federalberghi e ACS Marketing Solutions. L’indagine evidenzia che il fattore costi è stato determinante anche per chi ha deciso di andare oltre confini. Infatti la mete più gettonate sono state la Grecia, la Spagna e la Croazia, sempre in ambito Mediterraneo.
Ma se 35 milioni di italiani, come sottolinea il report, partiranno un 41% non le farà oppure le dovrà rimandare per via dei costi. I motivi economici infatti coprono il 48.2% delle cause per cui gli italiani hanno cancellato i viaggi, seguono, poi, quelli familiari (22.5%), di salute (16.1%) oppure la scelta di altri periodi (9.6%).
Per risparmiare, gli italiani hanno adottato anche strategie ben precise: il 15% ha prenotato con due mesi d’anticipo mentre il 17,9% non andrà oltre un week end o poco più. La spesa media pro capite stimata per il periodo estivo sarà poco sopra i 970 euro (972 per la precisione), 884 euro per chi resta in Italia e 1.394 euro per chi andrà all’estero.
Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha sottolineato «Ciò che colpisce è il 41% di italiani che non farà vacanza, principalmente per motivi economici. Ma anche tra coloro che partiranno, un buon 45% cercherà di contenere le spese. Questo è il segnale chiaro di un disagio: chi riuscirà a partire sembra essere rassegnato a dover fare comunque economia, magari accorciando la vacanza o cercando di spendere meno sulle altri voci quali alloggio, cibo e divertimento».
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