
Troppo stress e poco coinvolgimento i problemi rilevati dagli stessi lavoratori italiani
Italia e lavoro, un binomio che non sempre funziona. L’ultima prova in ordine di tempo arriva da un’analisi di giugno della società di ricerca Gallup secondo cui l’Italia, appunto, è il penultimo paese in cui i lavoratori dei 38 paesi europei vorrebbero stabilirsi. Migranti compresi i quali, anche loro, denunciano difficoltà nel riuscire a svolgere le proprie mansioni. Ultimo posto: Cipro nord ma si tratta di un dato non completo.
Alla base del malcontento dei lavoratori ci sarebbe lo stress(46% degli intervistati) e il mancato coinvolgimento (solo il 5% dei lavoratori si sente adeguatamente coinvolto). C’è poi da considerare il fenomeno delle grandi dimissioni, fenomeno che, a quanto pare non riguarda gli italiani visto che solo il 20% ritiene che sia un buon momento per ricollocarsi sul mercato. Un pessimismo che invece non riguarda altre nazioni. Infatti per il 70% dei danesi è proprio questo il momento per rivedere la propria posizione lavorativa. Un ottimismo che chiama in causa anche gli islandesi (61%) e i lituani (60%). Guardando più in generale, la media europea arriva al 56%.
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