
Guardando avanti, il gruppo “conferma il proprio impegno a cogliere le opportunità di crescita sostenibile individuate nel piano industriale”
Nel primo semestre Industrie De Nora ha visto salire i profitti del 17,6% su base annua a 46,7 milioni di euro e i ricavi del 2,4% a 420,4 milioni (+4,1% a cambi costanti), grazie alla “business unit Energy Transition”, che ha realizzato 400 MW di tecnologie per la generazione di idrogeno verde, portando la produzione totale dal 2022 a oggi a 700 MW e confermando la leadership di De Nora a livello globale, come ha sottolineato l’amministratore delegato Paolo Dellachà (nella foto), spiegando che «il posizionamento di De Nora nell’idrogeno verde si riflette anche nelle dimensioni del backlog che raggiunge ad oggi i 2,7 GW».
Tornando ai numeri, l’Ebitda adjusted è stato pari a 86,1 milioni (-15,8%) con un Ebitda margin adjusted del 20,5% (contro il 24,9% dello stesso periodo 2022), mentre l’Ebit si è attestato a 67,4 milioni (+7,3%). La società ha disponibilità nette positive per 8,4 milioni (10,1 milioni al 31 marzo 2023) e in miglioramento rispetto a -18,7 milioni al 30 giugno 2022. Il backlog ammonta a 721,7 milioni (789,6 milioni a fine dicembre e 740,8 milioni al 31 marzo 2023), grazie soprattutto alla buona esecuzione dei progetti nel periodo di riferimento e l’acquisizione di nuovi ordini.
«Il primo semestre 2023 si chiude positivamente con ricavi in crescita e una solida redditività operativa», ha detto Dellachà, sottolineando che il modello di business «si basa sulla leadership tecnologica ed è caratterizzato da una forte differenziazione dei mercati e delle geografie in cui operiamo e da una percentuale rilevante di ricavi derivanti dai servizi aftermarket, questo ci rende resilienti anche in condizioni macroeconomiche sfidanti ed incerte, permettendoci di proseguire in modo profittevole il nostro percorso di sviluppo sostenibile».
Guardando avanti, il gruppo “conferma il proprio impegno a cogliere le opportunità di crescita sostenibile individuate nel piano industriale”, sottolineando che “le proiezioni per il 2023 confermano gli obiettivi di redditività e di struttura finanziaria a piano, nonostante un rallentamento della crescita prevista per i ricavi che pur si attesta nella parte bassa del range ipotizzato per il 2023”.
(foto IMAGOECONOMICA)