
A giugno l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 , un lieve aumento congiunturale per le esportazioni (+0,4%) e una marcata contrazione per le importazioni (-14,6%)
A giugno l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 , un lieve aumento congiunturale per le esportazioni (+0,4%) e una marcata contrazione per le importazioni (-14,6%).
Nel secondo trimestre 2023, rispetto al precedente, l’export si riduce del 3,7%; la flessione riguarda tutti i raggruppamenti, a esclusione di beni strumentali (+7,0%) e beni di consumo durevoli (+1,5%). Nello stesso periodo, l’import registra una diminuzione del 5,9%, determinata quasi totalmente dalla flessione degli acquisti di energia (-16,2%).
A giugno l’export segna una crescita su base annua del 2,7% da +4% di maggio, spiegata dalle maggiori vendite di beni di consumo durevoli (+15,6%), beni strumentali (+15,5%) e beni di consumo non durevoli (+5,0%). L’import registra invece una drastica caduta tendenziale (-41,1%), diffusa e più marcata per energia (-54,8%) e beni intermedi (-39,0%).
A giugno il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +9.445 milioni (-3.009 milioni a giugno 2022). Il deficit energetico (-4.156 milioni) è più che dimezzato rispetto a un anno prima (-9.303 milioni) mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 13.602 milioni, è elevato e in forte aumento rispetto a giugno 2022 (+6.294 milioni).
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