
Il consiglio di amministrazione per il triennio 2023-25 frutto del nuovo patto parasociale tra Sinochem e Camfin su cui il governo italiano ha esercitato i poteri di golden power
L’assemblea degli azionisti di Pirelli ha nominato il consiglio di amministrazione per il triennio 2023-25 frutto del nuovo patto parasociale tra Sinochem e Camfin su cui il governo italiano ha esercitato i poteri di golden power.
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All’assemblea ha partecipato l’84,16% del capitale con diritto di voto. La lista di maggioranza ha ottenuto il voto dall’83,82% del capitale presente e sono risultati eletti Jiao Jian (nominato presidente del consiglio di amministrazione), Marco Tronchetti Provera, Andrea Casaluci, Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian, Alberto Bradanini Alberto, Michele Carpinelli, Domenico De Sole, Fan Xiaohua, Marisa Pappalardo e Tang Grace.
Eletti nella lista di minoranza presentata da gestori e investitori istituzionali Roberto Diacetti, Paola Boromei e Giovanni Lo Storto. La prima riunione del nuovo cda è stata convocata per il giorno 3 agosto 2023 per deliberare sulla governance della società e, in particolare, sulla nomina del vice presidente esecutivo, che sarà Marco Tronchetti Provera, e dell’amministratore delegato che sarà Andrea Casaluci su indicazione del socio Camfin.
Intanto, Giorgio Luca Bruno, deputy ceo di Pirelli, conclude il suo mandato nel gruppo della Bicocca dopo il passo indietro annunciato a giugno. L’uscita del manager che era consigliere si concretizza con il rinnovo del board votato dall’assemblea odierna.
In una nota Pirelli precisa che a Bruno non verrà riconosciuta alcuna indennità di fine carica mentre gli importi relativi al trattamento di fine mandato e al patto biennale di non concorrenza dovrebbero aggirarsi complessivamente intorno ai 3,8 milioni. In linea con la politica di remunerazione di Pirelli infatti a Bruno sarà attribuito un trattamento di fine mandato (analogo al Tfr) di importo pari a circa 2,3 volte il compenso fisso annuo lordo per la carica (1,1 milioni di euro), oltre agli importi spettanti a titolo di compensi maturati sino alla data di cessazione dalla carica.
Inoltre Bruno conserva i diritti maturati fino alla cessazione della carica relativamente ai piani di incentivazione di breve e di lungo termine.
Infine, riporta il comunicato, “a tutela del know-how strategico e operativo del gruppo, Giorgio Luca Bruno rimarrà vincolato, per i due anni successivi alla cessazione della sua carica di consigliere, a un patto di non concorrenza valido per i principali Paesi in cui Pirelli opera, a fronte di un corrispettivo – per ciascun anno di durata del vincolo – pari al 60% del compenso fisso annuo lordo sopra indicato”.
Con la fine del mandato – conclude la nota – cesseranno anche i benefici non monetari attribuiti a Bruno, ad eccezione dell’auto aziendale che sarà mantenuta in uso per un periodo massimo di tre mesi.
(foto IMAGOECONOMICA)