
L’ultimo bilancio disponibile della Twiga S.r.l. è relativo all’anno 2021 con vendite complessive pari a 5.981.789 euro
“Trasforma la tua estate in un sogno indelebile e prezioso, che potrai vivere in armonia con gli amici, la famiglia e i tuoi affetti”. Così recita il claim sul sito dello stabilimento balneare Twiga, a Forte dei Marmi. Il sogno più che prezioso è costoso: una tenda araba (con sofa, 2 letti king size, 2 lettini standard, 1 sedia regista e 1 tavolino) costa 600 euro, al giorno. Escluse le consumazioni. Insomma, per un giorno da leoni, potrebbero tranquillamente servire oltre mille euro.
L’ultimo bilancio disponibile della Twiga S.r.l. è relativo all’anno 2021 con vendite complessive pari a 5.981.789 euro e un risultato di esercizio per euro 435.151. Le spese non sono sicuramente quelle delle concessioni, che, come è noto, sono demaniali.
Del Twiga si parla tanto anche per la proprietà, visto che, per la sua partecipazione come socia di minoranza dello stabilimento di lusso di Flavio Briatore in Versilia, la ministra al Turismo Daniela Santanché è stata accusata di conflitto d’interesse. Tanto che lei stessa aveva detto di essere disposta a rinunciare alle deleghe sui balneari, poi conferite al ministro per le Politiche del mare e per il Sud, Nello Musumeci.
La ministra del Turismo, come ha ricostruito il Sole 24 ore, ha ceduto per oltre 2,8 milioni di euro la sua quota del 22,05% dividendola tra Flavio Briatore (11,025%), che diventa socio di maggioranza assoluta della società, e il compagno Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena (11,025%). Una piccola quota indiretta è andata al gemello di Dimitri, Soldano, e alla sorella Anastasia.
Dopo la cessione della quota di Santanché, le quote del Twiga sono così distribuite: Majestas Sarl, la holding lussemburghese che controlla le società di Briatore, detiene il 56,925%, il manager Bruno Thierry Sebastien Michel ha un 10%, Modi Srl, controllata dai gemelli Dimitri e Soldano Kunz d’Asburgo Lorena, ha il 7,225%, e Thor Srl, controllata sempre dai due gemelli Kunz d’Asburgo Lorena e dalla sorella Anastasia e titolare della nuda proprietà di una quota pari al 22,05% del capitale, che ora ha una quota del 3,75% del capitale.
Negli ultimi giorni il locale è (ri)salito alla ribalta delle cronache per la cena di Matteo Renzi con altri parlamentari di Italia Viva.
(foto ANSA)