Tra le principali voci risultano esserci i terremoti in Siria e Turchia
Secondo il report Global Catastrophe Recap: Fist Half of 2023 diffuso da Aon nei primi sei mesi dell’anno le perdite economiche attribuibili a disastri naturali ammonterebbero a 194 miliardi di dollari. Un risultato che supera ogni precedente, dal 2011 in poi.
Tra le principali voci risultano esserci i terremoti in Siria e Turchia con circa 91 miliardi di dollari, un dato che rende l’area EMEA con i suoi 111 miliardi di dollari, quella che ha ricevuto più danni, superando il record di 71 miliardi di dollari, stabilito nel 1990. Tra gli altri eventi disastrosi sono da citare le tempeste convettive gravi (SCS) negli Stati Uniti con 13 eventi individuali da un miliardo di dollari e 35 miliardi di dollari di perdite assicurate totali preliminari nel primo semestre del 2023.
«Nonostante il fatto che le comunità a livello globale siano a rischio di catastrofi naturali, quest’anno solo il 27% circa delle perdite economiche è stato assicurato». A dichiararlo è Michal Lörinc, head of Catastrophe Insight di Aon che aggiunge «Questi eventi devastanti rafforzano l’importanza della resilienza e della mitigazione del rischio, come l’applicazione delle norme edilizie, evidenziata dai terremoti in Turchia e Siria. Poiché continuiamo ad affrontare rischi interconnessi, ci concentriamo sulla loro mitigazione e aiutiamo le organizzazioni a prendere le decisioni migliori per colmare il divario di protezione globale e proteggere la vita delle comunità in tutto il mondo».
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