
Da monitorare, giovedì, la riunione della Reserve Bank of India e nei giorni precedenti alcuni eventi in Giappone
In questa seconda settimana di agosto, il dato da tener d’occhio la prossima settimana è senza dubbio, giovedì, quello sull’inflazione statunitense, che a luglio dovrebbe tornare ad accelerare dal 3% al 3,3%. Tale rialzo dovrebbe essere sostenuto dal recente aumento dei prezzi dei carburanti. L’inflazione ‘core’, quella al netto dei beni energetici e alimentari, dovrebbe invece rimanere stabile al 4,8%, in linea col dato di giugno.
Ulteriori indicazioni sull’andamento futuro dei prezzi potrebbero poi giungere venerdì da quelli alla produzione, attesi anch’essi in accelerazione, allo 0,7% dallo 0,1%.
Da monitorare, giovedì, la riunione della Reserve Bank of India e nei giorni precedenti alcuni eventi in Giappone, che assumono una certa rilevanza considerato che la BoJ è rimasta l’ultima banca centrale estremamente accomodante tra quelle del G7.
Innanzitutto, lunedì saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione dell’istituto nella quale è stata annunciata una maggiore flessibilità nella politica della Yield curve control (Ycc), il controllo della curva dei rendimenti. Martedì invece usciranno i dati sui salari, attesi in crescita del 3%, il livello al di sopra del quale la BoJ ritiene che le pressioni salariali possano avere un impatto sull’inflazione.
Rimanendo in Asia, occhio, mercoledì, all’inflazione in Cina, prevista in contrazione al -0,5%, dato che, se confermato, rappresenterebbe il minimo dal 2020 e dimostrebbe che l’economia del Dragone è in deflazione.
Infine, in Europa, venerdì uscirà il Pil del Regno Unito nel secondo trimestre, che dovrebbe confermare una situazione di stagnazione economica. Le stime sono infatti per un dato invariato su base trimestrale dal +0,1% del primo trimestre.
(foto SHUTTERSTOCK)