La divisione trading materie prime ha avuto una contrazione del 52%, ma la performance resta comunque al di sopra dei target di fine anno
Glencore, il gigante delle materie prime, ha riportato un utile netto di 4,6 miliardi di dollari nel primo semestre del 2023, segnando un calo del 62% rispetto a un anno fa quando i prezzi dei minerari erano balzati sulla scia della guerra in Ucraina.
La divisione specializzata nel trading di materie prime ha avuto una contrazione del 52% del risultato operativo, a 1,8 miliardi di dollari, ma la performance resta comunque al di sopra dei target di fine anno. I ricavi del semestre sono scesi del 20% a 107,4 miliardi di dollari ,mentre l’ebitda rettificato si è dimezzato a 9,4 miliardi di dollari.
Dopo un anno caratterizzato da turbolenze geopolitiche, il 2023 sta mostrando un riequilibrio e una normalizzazione del mercato dell’energia, ha commentato il ceo di Glencore Gary Nagle.
Il gruppo ha comunque annunciato l’intenzione di procedere a una speciale distribuzione di dividendi per un ammontare di 1 miliardo di dollari (0,08 per azione) e a nuovo programma di acquisto di azioni proprie per 1,2 miliardi di dollari che durerà fino a febbraio 2024.
L’obiettivo totale di remunerazione degli azionisti per il 2023 è stato quindi portato a 9,3 miliardi di dollari. Alla Borsa di Londra il titolo cede il 3%.
RESTA AGGIORNATO SULLE MATERIE PRIME
(foto SHUTTERSTOCK)