
Torna l’ottimismo anche nel resto d’Europa, con Parigi in progresso dell’1,3%, Francoforte dello 0,9% come Madrid, Amsterdam dello 0,7%
Rimbalzano in avvio le Borse europee, con Milano in testa in rialzo dell’1,5%, trainata dal recupero dei bancari dopo il martedì nero che ha visto bruciare in Borsa 9,5 mld di capitalizzazione per gli istituti di credito. Torna l’ottimismo anche nel resto d’Europa, con Parigi in progresso dell’1,3%, Francoforte dello 0,9% come Madrid, Amsterdam dello 0,7%.
Sul valutario, il dollaro si indebolisce con l’aumento della propensione al rischio e con l’intervento della Cina a supporto dello yuan: così l’euro ne approfitta e risale a 1,097 sul biglietto verde (1,095 ieri in chiusura). Tiene le posizioni l’euro/yen a 157 (156,85), mentre il dollaro/yen scende a 143 (da 143,28). In calo i prezzi del greggio, che fanno i conti con i segnali di difficoltà che continuano ad arrivare dall’economia cinese e con le scorte private negli Usa in aumento, ma trovano un sostegno nelle dichiarazioni di Russia e Arabia Saudita sulla produzione: il Brent è a 86,07 dollari (-0,12%) mentre il Wti è a 82,79 dollari (-0,16%).
Nel quadro globale, restano sullo sfondo i dati arrivati dalla Cina: dopo quelli deludenti sull’export di ieri, che preoccupando indicando un rallentamento della domanda globale, i dati sui prezzi al consumo e alla produzione hanno mostrato l’ingresso del Paese in deflazione: i prezzi al consumo sono in calo dello 0,3% tendenziale a luglio, il primo calo del settembre 2021, mentre i prezzi alla produzione hanno segnato -4,4%.
Il Ftse Mib torna saldamente sopra i 28mila punti, spinto da Finecobank (+4,5%), Unicredit (+3%), Mps e Intesa Sanpaolo (+2,5%), Banco Bpm (+2%), Bper Banca (+1,6%) e Mediobanca (+1,5%). L’inserimento da parte del Mef di un tetto all’imposta addizionale sugli extraprofitti delle banche nonpotrà supererare lo 0,1% del totale attivo, il che riduce di molto gli impatti sulle banche. Tutti in rialzo i titoli del listino principale.
(foto SHUTTERSTOCK)