
Secondo i dati di Swiss Re si tratta di 120 milardi. Nemmeno la metà delle perdite era assicurata. Solo l’alluvione in Emilia Romagna è costata 10 miliardi
Il riassicuratore svizzero SwissRe dà i numeri del primo semestre: con 120 miliardi di dollari di perdite a livello mondiale, di cui solo 50 assicurate, è il secondo record negativo di sempre dopo il 2011.
Tempeste negli Usa, il terremoto in Siria e Turchia, ma anche l’alluvione dell’Emilia Romagna fanno crescere ancora la conta dei danni dovuta alle catastrofi naturali. Sul conto pesa anche l’alluvione dell’Emilia Romagna che ha provocato 10 miliardi di danni, di cui solo il 6% era assicurato, diventando l’evento meteorologico più pesante di sempre in Italia.
Nel mondo il conto delle calamità naturali cresce con una media costante tra il 5% e il 7% ogni anno, tanto che il primo semestre 2023 è più caro del 46% rispetto alla media degli ultimi 10 anni. Un incremento dovuto al riscaldamento climatico, ma anche dalla rapida urbanizzazione e dal maggior valore dei beni assicurati.
“Gli effetti del cambiamento climatico si manifestano in eventi sempre più estremi – dice Jerome Jean Haegeli, group chief economist di Swiss Re – e ne vediamo le conseguenze nelle ondate di calore o nei periodi di siccità, come anche nelle forti piogge e inondazioni. Pesano poi la modifica dei territori delle aree costiere e fluviali e l’urbanizzazione verso territori prima naturali”.
A livello globale, le tempeste di forte intensità sono responsabili di circa il 70% delle perdite assicurate, pari a 35 miliardi di dollari. Si tratta di una cifra quasi doppia rispetto alla media degli ultimi dieci anni (18,4 miliardi di dollari).
“I forti temporali causano le maggiori perdite – dichiara Martin Bertogg, head of catastrophe perils di Swiss Re – e questi eventi, che noi definiamo ‘secondari’ sono uno dei principali driver dell’aumento dei danni”.
Il terremoto che ha colpito Siria e Turchia rimane il singolo evento più devastante (nella foto), oltre che in termini di vite umane, anche a livello finanziario. Secondo Swiss Re le perdite “assicurate” arrivano a toccare i 5,3 miliardi di dollari, in netto aumento rispetto ai 3,4 ipotizzati in precedenza dalla Banca Mondiale.
(foto ANSA)