L’azienda preferisce puntare verso progetti con maggiore potenziale economico
Tra i tanti licenziamenti che Mark Zuckerberg ha messo in atto per riuscire a tagliare i costi di Facebook c’è anche quello riguardante il gruppo di ricerca che sfruttava le potenzialità date dall’intelligenza artificiale per comprendere meglio le dinamiche del folding proteico.
Si tratterebbe, secondo fonti di stampa, di una decisione nata nell’ambito di una più ampia revisione delle strategie aziendali, revisione che, invece, punterebbe verso il potenziamento e la focalizzazione nei confronti di impieghi dal maggior potenziale commerciale. Tra questi la nascita di un proprio chatbot per riuscire a competere con quelli della concorrenza, in primis Google.
Attraverso l’uso di modelli previsionali, infatti, sarebbe stato possibile possibile studiare con un buon grado di approssimazione, alcune caratteristiche tipiche delle catene di aminoacidi, delle strutture proteine e delle varie interazioni. In questo modo si sarebbe potuto creare anche una sorta di road map per permettere alle squadre di scienziati di riuscire a velocizzare i tempi di ricerca per e puntare solo a progetti potenzialmente più promettenti.
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