
Pechino sfrutta grandi stanziamenti ma l’asso nella manica anche qui sarà l’Intelligenza Artificiale
I semiconduttori sono elementi essenziali per la tecnologia in generale e non solo per le telecomunicazioni. Essendo un mercato cruciale, anche in termini strategici e di sicurezza nazionale, i chip e soprattutto la loro produzione, hanno costretto molte nazioni a rivedere le rispettive strategie, soprattutto in virtù di un’autonomia che aumenterebbe, non poco, i margini di sicurezza.
USA e Cina sono da sempre le principali potenze che, nell’ambito della progettazione, hanno rivestito un ruolo primario. Se gli Stati Uniti confermano la loro leadership, la Cina copre il 38% della domanda di assemblaggio, imballaggio e collaudo. Il che la rende una pedina altrettanto essenziale in tutta la catena. Fornitori esclusivi sul mercato mondiale sono Taiwan (con TSMC) e la Corea del Sud (con Samsung) rispettivamente con il 90% e il 10% delle tecnologie più avanzate.
Ma la Cina punta a risalire la classifica con stanziamenti estremamente importanti. A partire dai 20 miliardi di dollari annunciati qualche tempo fa destinati all’implementazione della progettazione e realizzazione di circuiti integrati, a cui se ne sono aggiunti altri 30 miliardi. Adesso, però, è entrata in scena, anche in questo settore, l’Intelligenza Artificiale con applicazioni che permettono di individuare real time, o quasi, le fluttuazioni dei prezzi e della domanda.
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