
I pericoli, però, sono dietro l’angolo
Buone notizie per il Sud che, secondo quanto rivelato dalla Cgia di Mestre, cresce più di Francia e Germania messe insieme. Infatti il PIL della macro regione meridionale vedrà nel 2023 un +1%, ovvero un risultato superiore a quello di Francia (+0,8%) e, soprattutto, della Germania (-0,3%) la quel, di fato, è entrata recentemente in recessione tecnica mentre il Regno Unito, sempre secondo i calcoli della Cgia, dovrebbe fermarsi al +0,4%.
A dare una mano sarebbero 3 fattori: gli aiuti messi in campo per superare le varie crisi (dal covid al caro energia), la ripresa dei consumi e degli investimenti (più attivi, appunto, al Sud), gli investimenti derivanti dai piani del Pnrr. pericoli? È sempre la Cgia che li ricorda: inflazione e aumento dei tassi di interesse.
Un risultato, quello del Mezzogiorno, che, però, rientra nella negatività se confrontato con il resto d’Italia. Infatti, sempre nel 2023, il Nord Italia crescerà dell’1,2% e il Centro dell’1,1% relegando il Sud, nuovamente, al ruolo di fanalino di coda.
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