
Il ministro all’Economia era ospite al Meeting di Rimini, dove ha parlato della situazione italiana su Pnrr e Patto di stabilità
«Sarà una legge di bilancio complicata, tutte le leggi di bilancio sono complicate, ma siamo chiamati a decidere delle priorità; non si potrà fare tutto, dovremmo intervenire a favore dei redditi medio bassi, ma anche utilizzare le risorse a disposizione per promuovere la crescita e premiare chi lavora. Questo è l’indirizzo e quello che auspichiamo».
Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al Meeting di Rimini, parla così della prossima manovra economica che vedrà il governo impegnato subito dopo la pausa estiva.
Il titolare del Mef, commentando poi la questione delle risorse del Pnrr spiega che «oggi più che mai la responsabilità del governo è massima, abbiamo queste risorse del Pnrr che sono parzialmente gratis e non possono essere sprecate, devono essere utilizzate nel miglior modo possibile. Non c’è semplicemente una responsabilità di fare in fretta ma è necessario fare bene perché se fare in fretta significa fare male è meglio fare bene ma in qualche modo valutare attentamente le situazioni. E’ un’occasione unica per promuovere crescita e sviluppo ma anche riconversione, ripeto che nulla è gratis».
La clausola «del Patto di stabilità e crescita riprenderà forse dal 1 gennaio 2024, ma – auspica Giorgetti – spero di no. In un momento in cui siamo ancora in una situazione eccezionale noi non possiamo tornare a delle regole che ignorano la necessità di accompagnare le imprese e famiglie. Siamo un governo responsabile, lo abbiamo sempre ribadito, ma che chiede all’Ue di capire il senso della storia e del momento che stiamo vivendo altrimenti diventa tutto complicato e magari anche autolesionista. Stiamo assistendo a un cambiamento totale di paradigma e in queste fasi il ruolo del pubblico diventa fondamentale nell’accompagnare le transizioni e promuovere l’innovazione e la nuova imprenditoria. Il ruolo del pubblico in un momento di grande trasformazione diventa cruciale e diventa cruciale che il pubblico affianchi il sistema privato in un quadro certo di regole».
Infine, un commento sul sistema previdenziale e la sostenibilità. «Se riflettiamo sulla crescita economica o sullo sviluppo è opportuna l’aggiunta del termine sostenibile, lo sviluppo sostenibile oggi è normalmente declinato sotto l’aspetto ambientale che è fondamentale, ma se si affronta la questione a tutto tondo non si può negare il fatto che il sistema tiene se le generazioni hanno una continuità. Il tema della denatalità è fondamentale, non c’è nessuna riforma e misura previdenziale che tenga nel medio e nel lungo periodo con i numeri della denatalità che abbiamo oggi», conclude il ministro.
(foto ANSA)