
Salari minimi strumento politico utile per proteggere i lavoratori più vulnerabili
Secondo quanto dichiarato dagli economisti Ocse Sandrine Cazes e Andrea Garnero, in uno studio pubblicato dal Centro per la ricerca sulla politica economica (Cepr) «I salari minimi si sono rivelati in media nei paesi Ocse uno strumento politico utile per proteggere i lavoratori più vulnerabili dall’aumento dei prezzi. Gli aggiustamenti dei salari minimi nominali hanno contribuito a contenere l’impatto dell’inflazione sul potere d’acquisto dei lavoratori a bassa retribuzione».
«La nostra analisi mostra che il rischio di alimentare ulteriormente l’inflazione aumentando i salari minimi è limitato».
Lo studio sottolinea la presenza di un’inflazione che non si ricordava da diverso tempo e che, parallelamente, i salari negli ultimi due anni hanno registrato un calo che a fine era del 2,2% rispetto all’ultimo trimestre del 2019. In conseguenza di ciò negli ultimi 2 anni, tra dicembre 2020 e maggio 2023, molti dei paesi Ocse hanno adottato misure per aumentare i propri salari minimi al pari dell’andamento dell’inflazione.
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