
La dichiarazione arriva in seguito ad un’analisi sulle problematiche legate ai possessori di multiproprietà in Spagna
Non è tutto oro ciò che luccica. Un esempio secondo l’indagine di Federcontribuenti, sono le multiproprietà. Infatti secondo quanto dichiarato dall’associazione, «Sono moltissimi gli italiani che si sono lasciati allettare dalle promesse insite della formula della multiproprietà. Ma sono anche moltissimi quelli che hanno capito che non sempre il gioco non vale la candela. Spesso, infatti, i soldi sborsati tra spese condominiali, mantenimento dell’immobile, e in più quelle di viaggio, da mettere in conto ogni volta sono veramente tanti. Il che vuol dire che trascorrere qualche giorno nel proprio appartamento viene a costare molto di più che una vacanza in luoghi diversi, in periodi dell’anno a scelta. O, peggio, si sono scontrati con delle vere e proprie truffe come in Spagna dove sono aumentate le richieste di assistenza dei possessori di multiproprietà in questo Paese».
La dichiarazione arriva in seguito ad un’indagine sulle problematiche legate ai possessori di multiproprietà in Spagna. L’analisi prende in esame una fetta di 5 mila italiani e i dati che emergono evidenziato che «si è riscontrato che più del 80% non è per nulla soddisfatto dell’acquisto e l’86% si lamenta degli elevati costi di manutenzione e di gestione».
«Negli ultimi mesi – proseguono da Federcontribuenti – siamo stati sommersi da migliaia di segnalazioni di multiproprietari che non sanno come liberarsi delle quote di multiproprietà, oppure tentano la via del non pagamento delle spese richieste per svincolarsi dal diritto, ma questa strada non è la soluzione, anzi, ha dato lavoro a molti legali italiani ove le amministrazioni eleggono domicilio per ingiungere il debitore, con conseguenti forti aggravi delle spese. La raccomandazione ai consumatori – conclude Federcontribuenti – è di abbandonare i vari tentativi di ‘vendere’ tali diritti: oramai è assodato che non hanno alcun mercato ma si rischia di essere catturati all’amo da molte organizzazioni di truffatori che si sono radicalizzate in questo settore che creano false illusioni e che poi alla fine, poco o tanto, spillano ancora denaro al già tanto tartassato multiproprietario, senza portarlo a nulla. Infine la multiproprietà se la ritrova sempre a proprio nome: l’unica cosa che non rischia è che gliela possano rubare».
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