
Chiesto intervento della GdF per controlli
Secondo quanto risulta sull’Osservaprezzi carburanti del Mimit a Castellaneta, in provincia di Taranto, un distributore avrebbe messo in vendita benzina e gasolio al prezzo di 4 euro al litro contro un prezzo medio che attualmente è superiore ai 2 euro.
Dopo questo episodio Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori ha chiesto l’intervento della Guardia di Finanza per una verifica di violazioni della normativa vigente oppure di errata comunicazione dei dati al ministero. Sempre Dona ha dichiarato «Al di là di questo singolo caso, comunque, segnaliamo il problema di chi utilizza benzine speciali, ad esempio con più ottani, che hanno sfondato la soglia dei 3 euro in alcuni distributori».
«Il Governo non può continuare a lavarsene le mani, accampando la scusa che lo sconto costerebbe allo Stato 1 miliardo di euro al mese. Non si tratta, infatti, di ripristinare tutto il taglio delle accise introdotto dal Governo Draghi: 25 centesimi. Basterebbe una riduzione ben più contenuta, pari a un quinto, con un costo pari quindi a 200 milioni, per far scendere i prezzi a livelli più ragionevoli, con la benzina sotto 1,9 e il gasolio sotto 1,8 euro al litro» conclude Dona.
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