
La premier ha aperto il primo consiglio dei ministri post estate con un discorso molto chiaro ai suoi ministri
La presidente del Consiglio, aprendo il Cdm di oggi, ha detto che «nella manovra approvata lo scorso anno dal governo sono stati lanciati segnali importanti ed è stata tracciata una direzione: penso al taglio del cuneo fiscale o alle risorse che abbiamo scelto di destinare alla famiglia, a partire dall’aumento dell’assegno unico. Misure che hanno tracciato una direzione. Direzione che ora dobbiamo consolidare e rafforzare».
I risultati dell’economia italiana nella prima parte dell’anno, ha aggiunto Meloni, sono stati “importanti” ma «dobbiamo tenere i piedi ben piantati a terra. Tutti gli osservatori ci dicono che la congiuntura si sta facendo più difficile, a partire dal rallentamento dell’economia tedesca che si ripercuote in tutta Europa e sul nostro tessuto industriale». «Quindi – ha concluso Meloni – le risorse disponibili devono essere usate con la massima attenzione».
«È presto per dire, nel dettaglio, il quadro delle misure della prossima legge di bilancio – ha detto la premier – ma il nostro obiettivo è confermare il taglio del cuneo fiscale, che rappresenta un provvedimento concreto che arriva ogni mese nella busta paga dei lavoratori. I prezzi dell’energia sono notevolmente più bassi rispetto a quelli di un anno fa, possiamo liberare altre risorse finanziarie, dobbiamo incrementare i fondi per le politiche demografiche e la natalità».
Il Mef, ha aggiunto, è «al lavoro ma decideremo insieme su cosa concentrare gli interventi, con rigore e attenzione all’equilibrio del bilancio dello Stato. Di certo non possiamo permetterci sprechi, stiamo pagando in maniera pesante il disastro del Superbonus 110% e invito il ministro dell’Economia Giorgetti a illustrarci tra poco i numeri di questa tragedia contabile che pesa sulle spalle di tutti gli italiani. Vi anticipo alcuni numeri: nel complesso dei bonus edilizi introdotti dal Governo Conte 2, compreso il bonus facciate, i documenti dell’Agenzia dell’Entrate ci dicono esserci più di 12 miliardi di irregolarità».
E poi, dice la presidente, ogni ministero deve «verificare nel dettaglio le risorse attualmente spese, i capitoli di spesa, le misure attualmente finanziate. Lo dico perché sprechi e inefficienze devono essere tagliati e le poche risorse che abbiamo devono essere spese al meglio».
“Quello che vi chiedo di fare – ha detto Meloni rivolgendosi ai ministri – non è una semplice spending review o un elenco di voci da tagliare, è importante ma sarebbe riduttivo chiedervelo, ma di far tornare il più possibile la politica. Perché non intendiamo amministrare il presente e perpetuare semplicemente quello che è già tutto in essere, ma imprimere quel cambiamento che ci è stato chiesto. Se ci sono misure che non condividiamo politicamente – ha concluso – quelle misure non vanno più finanziate e le risorse recuperate utilizzate per gli interventi che sono nel nostro programma”.
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(foto ANSA)