
Tante le ricette consigliate dai cuochi pescatori e contadini di Campagna Amica per combattere a tavola l’invasione del granchio blu. Ma va cacciato o mangiato?
Si diffonde sempre di più la vendita al dettaglio del granchio blu presente nelle pescherie di molti punti vendita come Despar, Eurospar e Interspar, fino a essere uno dei piatti offerti nella festa dell’Unità.
Lo afferma la Coldiretti, in riferimento alla individuazione di una nuova specie dimostrata da un gruppo di ricercatori del Cnr-Irbim di Ancona. Tante le ricette consigliate dai cuochi pescatori e contadini di Campagna Amica per combattere a tavola l’invasione del granchio blu, ottimo in insalata o come condimento per spaghetti, ma anche saltato in padella o al rosmarino.
L’obiettivo, sottolinea Coldiretti, è contribuire a contenere l’eccessiva diffusione di questa specie aliena originaria delle coste Atlantiche dell’America, individuando opportunità economiche per i territori duramente colpiti.
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Una presenza che ha le proporzioni di una calamità nel delta del Po, dove sta facendo strage di cozze e vongole, ma è stata segnalata un po’ lungo tutta la Penisola, dalla Puglia all’Abruzzo, dal Lazio alla Liguria, fino alla Sicilia.
Oltre a devastare la biodiversità e l’ecosistema, il granchio blu danneggia anche le attrezzature di pesca, arrivando persino a tagliare le reti con le sue chele taglienti.
Il problema è che, secondo alcuni food blogger, non è neanche tanto buono.
(foto ANSA)