
Panetta (Bce): “le banche rivestono un’importanza cruciale nel funzionamento di tutti i principali mercati dei capitali”
«Le tensioni geopolitiche e le sfide globali emerse negli anni recenti, prime tra tutte la transizione digitale e il cambiamento climatico, rendono necessario rafforzare la capacità dell’economia europea di fronteggiare shock dirompenti e di investire sul futuro. Questi obiettivi sono raggiungibili unendo le forze e lavorando insieme a livello europeo. In un contesto globale sempre più frammentato, un’economia europea integrata e coesa al suo interno potrà ottenere risultati ambiziosi». Le parole arrivano da Fabio Panetta, membro del consiglio direttivo della Bce, in un editoriale pubblicato sul Politico.
In quest’ottica fondamentale è la creazione di un mercato dei capitali integrato a livello europeo, un progetto varato dalla Commissione europea nel 2015 e noto come Unione dei mercati dei capitali. Tuttavia secondo Panetta vi sono due punti critici nel cammino verso una vera e propria Unione dei mercati dei capitali. Il primo è l’assenza di un titolo sovrano privo di rischio emesso su base stabile dall’Ue. Il secondo è la mancanza di un’unione bancaria completa, che costringe le banche europee a operare in uno o pochi mercati nazionali.
«Le banche – sottolinea Panetta – rivestono un’importanza cruciale nel funzionamento di tutti i principali mercati dei capitali. Esse operano in importanti segmenti come la gestione del risparmio, la sottoscrizione e il classamento di titoli obbligazionari, le operazioni di quotazione in borsa e la consulenza finanziaria. Svolgono ovunque un ruolo attivo nei mercati dei titoli sia azionari sia a reddito fisso, spesso fornendo servizi di market-making. E’ difficile dunque immaginare una vera e propria Umc senza che i principali attori di mercato – in primo luogo le banche – possano operare liberamente nell’intero mercato europeo».
FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI