Gli operai stavano effettuando alcuni interventi di manutenzione quando sono stati investiti da una motrice per la movimentazione di vagoni. Si indaga per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo
«L’indignazione e il cordoglio non bastano più, è il momento di agire, questa strage va bloccata immediatamente». Così, in una nota, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini annuncia lo sciopero nazionale di quattro ore dei dipendenti della società Rfi, addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione alle infrastrutture.
Altri due scioperi sono previsti per lunedì a Vercelli e in Piemonte.
Tutto questo dopo l’incidente ferroviario accaduto la notte scorsa nella tratta ferroviaria tra Brandizzo e Chivasso nel quale sono morti cinque operai.
Pochi minuti prima di mezzanotte la motrice di un convoglio regionale li ha travolti. Gli operai stavano effettuando alcuni interventi di manutenzione. Altri due operai, che lavoravano a poca distanza dal punto dell’investimento, sono rimasti illesi e non feriti come era sembrato in un primo momento. Entrambi sono stati soccorsi dai sanitari e ricoverati in ospedale per lo choc, così come il macchinista del convoglio.
La motrice addetta alla movimentazione dei vagoni stava viaggiando, secondo i primi accertamenti di carabinieri e Polfer, a 160 chilometri orari. Gli operai sono stati trascinati per centinaia di metri. I due colleghi, che lavoravano poco distante, hanno evitato per un soffio il locomotore e si sono salvati: tra loro anche il caposquadra. Il treno era composto dalla motrice e da 11 vagoni. Il treno che ha ucciso gli operai era vuoto e non in servizio commerciale: stava viaggiando sul binario 1, in direzione Torino.
La procura di Ivrea, competente per territorio, ha aperto un’inchiesta. Si indaga per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo.
«Morire su un binario in questo modo nel 2023 non è ammissibile. Stiamo lavorando ad una commissione di inchiesta interna per dare risposte concrete a chi si domanda giustamente come questo incidente sia stato possibile». Così Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, a margine della presentazione dei dati Cinetel presso l’Italian Pavilion del Cinema Excelsior al Lido di Venezia. «La norma già oggi prevede che non si possa lavorare sui binari se non c’è la certificazione che il traffico ferroviario è sospeso. Starà alle indagini della magistratura, capire perché quei ragazzi erano sui binari quando passava in treno ma pare certo che sia stato un errore umano. Dobbiamo andare a fondo di questa tragedia per individuare le responsabilità anche se ovviamente quelle cinque vite non non tornano indietro. una tragedia assurda tanto più in un momento in cui stiamo investendo decine di miliardi di euro per modernizzare, velocizzare, potenziare le ferrovie ovunque: in Piemonte, in Veneto, in Sicilia, in Puglia, in Campania, in Toscana».
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI