
L’associazione fa i conti in tasca alle banche e promuove la discussa legge approvata dall’esecutivo nelle scorse settimane
Il fatturato del settore bancario italiano dal 2018 al 2022 è aumentato di 75 miliardi, con un utili totali pari a 75 miliardi. Emerge da un report di Unimpresa. Nel periodo i costi sono risultati stabili a 55 miliardi, con un cost-income in discesa al 63,1%. In calo accantonamenti e rettifiche del 39% dal 2018, mentre il roe passa dal 5,6% al 9%.
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Il Covid ha fiaccato il fatturato (78 miliardi) e utile (2 miliardi), ma non pregiudica il “boom” del quinquennio. In 5 anni chiuse 4.424 filiali, 665 nel 2022.
«Ha ragione il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, la tassa sugli extraprofitti a carico delle banche non è ingiusta, anzi i dati giustificano l’intervento del governo», afferma il vicepresidente Giuseppe Spadafora. «La misura dell’esecutivo prende di mira proprio il margine d’interesse, quel differenziale che è il frutto delle politiche commerciali degli istituti di credito che approfittano dell’aumento del costo del denaro deciso dalla Bce, riconoscendo pochissimo, invece, in termini di remunerazione alla loro clientela. Senza muovere un dito e senza costi, le banche incassano decine di miliardi di euro», osserva Spadafora.
(foto IMAGOECONOMICA)