Tajani sulla Cina: “vogliamo incrementare l’interscambio tra i nostri Paesi”. Il ministro Wang: “il clima da Guerra fredda ha disturbato le nostre relazioni”
«Quello di oggi tra Erdogan e Putin è un incontro importante e credo che si debba fare di tutto per trovare un accordo su tutte le questioni che riguardano la guerra. L’accordo sulla via del Mar Nero, che deve portare grano anche a molti Paesi africani deve essere perseguito. Bene se Erdogan promuove questa operazione che è un piccolo passo verso la pace». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando coi giornalisti durante la visita alla Città Proibita a Pechino.
Il ministro ha annunciato che chiederà al ministro degli Esteri cinese Wang Yi “di fare pressione su Putin affinché faccia qualche passo indietro per quanto riguarda la guerra in Ucraina e si possa andare verso la pace”. «Non è facile, la guerra non si concluderà con qualche settimana ma noi non dobbiamo mai rinunciare alla via della diplomazia, quindi tutte le iniziative devono essere sostenute perché il percorso della diplomazia porta a una pace giusta che significa indipendenza dell’Ucraina, non resa del Paese», ha aggiunto.
In merito ai rapporti Itlia-Cina ha sottolineato: «le aziende del lusso hanno grande opportunità in Cina e l’attenzione al prodotto italiano non cambierà, indipendentemente da quelle che saranno le decisioni sulla Via della Seta. Certamente, mentre stiamo valutando la partecipazione alla Via della Seta, noi vogliamo rafforzare l’accordo di cooperazione rafforzata, quindi continueremo a lavorare dal punto di vista economico, industriale, commerciale con la Cina e anche i prodotti di lusso continueranno ad avere grande spazio nel mercato cinese. Noi vogliamo avere relazioni più che positive con la Cina che rappresenta un mercato di grande opportunità, vogliamo incrementare l’interscambio tra i nostri Paesi pur avendo delle differenze e pur essendoci questioni da risolvere. Ritengo che le relazioni siano di grande importanza per entrambi i Paesi».
Nel breve scambio di battute all’inizio dell’incontro, alla presenza di fotografi e operatori, Wang ha lamentato il clima di “confronto geopolitico ed il ritorno della mentalità della Guerra fredda”, affermando che “anche i rapporti normali fra la Cina e l’Italia sono stati inevitabilmente influenzati e disturbati” dalle tensioni internazionali. «I due Paesi – ha aggiunto il ministro – dovrebbero mantenere la fiducia ed il rispetto reciproco, e collaborare apertamente in un dialogo tra pari. Questo è il modo giusto di cooperare».
FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI