Birmingham, la seconda maggior città dell’Inghilterra, è il più grande ente locale del Regno Unito a dover far ricorso alla procedura di bancarotta
Il consiglio comunale di Birmingham, la seconda maggior città dell’Inghilterra, è diventato l’ultimo e il più grande ente locale del Regno Unito a dover far ricorso alla procedura di bancarotta e ad ammettere che non sarà in grado di pareggiare i conti quest’anno.
In una dichiarazione, il consiglio comunale ha affermato di aver implementato “rigorosi controlli sulla spesa a luglio” e ha sottolineato che l’aiuto del governo è “un passo necessario nel percorso per riportare la città su solide basi finanziarie”.
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I comuni in Inghilterra e Galles sono sottoposti a una crescente tensione finanziaria a causa dell’aumento dei costi dell’assistenza sociale, dell’impennata dell’inflazione e della riduzione dei redditi. Il tutto a fronte di una politica di tagli alla spesa pubblica portata avanti per 13 anni dal partito conservatore al potere.
Il mese scorso Birmingham ha annunciato di dover far fronte a un deficit di bilancio di 87,4 milioni di sterline per il 2023/24, che salirà a 164,8 milioni di sterline nel 2024/25. Secondo il think tank Institute for Government, i finanziamenti governativi provenienti da Londra sono diminuiti del 40% in termini reali tra il 2009/2010, periodo segnato dall’ascesa al potere dei conservatori, e il 2019/2020, per poi aumentare nuovamente con spese eccezionali legate alla pandemia.
Al tempo stesso in questo periodo di tempo gli inglesi hanno visto salire sensibilmente le loro tasse locali e la tendenza è continuata recentemente con l’aumento dei prezzi, aggravando la crisi del costo della vita. Prima di Birmingham, avevano fatto ricorco alla procedura di bancarotta il quartiere londinese di Croydon e la cittadina di Thurrock.
(foto SHUTTERSTOCK)