Spunta il video che conferma che gli operai avevano iniziato a lavorare sui binari prima del via libera. Rfi insedia una commissione
«Bisogna fermare il sistema che ha ucciso cinque lavoratori sui binari a Brandizzo. La magistratura ci dirà se ci sono state anche delle responsabilità individuali, ma di certo siamo di fronte a un sistema che per tagliare i tempi e i costi porta a queste tragedie, anche favorendo i subappalti a cascata, quando invece ci si dovrebbe porre l’obiettivo primario della sicurezza, che non è un costo ma come investimento». E’ quanto ha affermato, in una intervista a La Stampa, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Torino per una serie di appuntamenti sindacali sulla manovra economica ma anche sull’ultima strage di operai.
È stato appena diffuso il video in cui una delle cinque vittime dice ai colleghi: «se vi dico treno andate da quella parte». Le procedure di sicurezza pare fossero ridotte a questo.Quella nel filmato, tra i documenti acquisiti dalla procura di Ivrea, potrebbe essere la voce del capo scorta, mentre il telefono è quello di Kevin, la più giovane delle vittime. E sarebbe lo stesso Kevin, poco prima di fermare la ripresa, a dire “non abbiamo ancora l’interruzione“. Il filmato confermerebbe che gli operai avevano iniziato a lavorare sui binari prima del via libera.
Intanto l’ad di Rete ferroviaria italiana, Gianpiero Strisciuglio, ha parlato in Commissione alla Camera: «i lavori di manutenzione che comportano determinate modalità, come ad esempio il caso di occupazione dei binari con attrezzature, mezzi o persone, devono essere sempre effettuati in assenza di circolazione dei treni e comunque svolti in un intervallo orario prestabilito che deve essere, prima dell’inizio dei lavori, formalmente autorizzato per iscritto dall’operatore della circolazione dei treni al richiedente dell’interruzione. Detta autorizzazione, prima dell’avvio del cantiere, è trasmessa sempre in forma scritta e con specifico modulo dal richiedente l’interruzione al capo cantiere della ditta, l’avvio delle lavorazioni è quindi tassativamente subordinato all’ottenimento dell’autorizzazione scritta all’interruzione della circolazione dei treni. Rfi – spiega – ha istituito una commissione di indagine, presieduta da autorevoli esponenti del mondo accademico, i cui esiti saranno messi prontamente a disposizione delle autorità competenti».
FOTO: ANSA