
A Piazza Affari domina Saipem (+4,85%), che prima dell’apertura dei mercati ha annunciato di essersi aggiudicata due nuove commesse per attività offshore in Costa D’Avorio e in Italia
Riescono nel recupero le Borse europee dopo una settimana di ribassi dovuti alle preoccupazioni che arrivano da più fronti: Piazza Affari, a lungo in calo, ha chiuso le contrattazioni a +0,28%, Parigi è stata la migliore insieme a Londra con un incremento di mezzo punto percentuale. Piatte Francoforte e Amsterdam. Tra i settori migliori ci sono viaggi e media, buona performance anche delle utilities.
Alla base della cautela degli operatori, a una settimana dal nuovo meeting della Bce sulla politica monetaria, ci sono diversi elementi: i timori di recessione dopo le indicazioni arrivate martedì dal settore dei servizi in Europa e in Cina, dove l’attività ha segnato ad agosto i livelli minimi da otto mesi; l’aumento dei prezzi del petrolio, dopo la decisione di Arabia Saudita e Russia di prolungare i tagli alla produzione fino a fine anno; le ricadute degli aumenti dell’energia sulle decisioni delle banche centrali a cominciare dalla Federal Reserve americana.
I listini fanno dunque i conti anche con le ipotesi di un ennesimo rialzo dei tassi da parte della Fed a novembre, probabilità che è oggi al 37,2%, in rialzo di quasi 4 punti percentuali rispetto a una settimana fa, secondo il Cme Group. Per diversi analisti, c’è il 93% di probabilità che tra due settimane, invece, i tassi siano mantenuti all’attuale livello.
Prosegue in salita il prezzo del gas naturale scambiato ad Amsterdam, seppure in misura più contenuta dopo aver toccato un rialzo del 10%, e si assesta a 34,4 euro al megawattora(+5,02%). In rialzo anche il prezzo del petrolio Il Brent novembre scambia a 90,9 dollari al barile (+1,03%), il Wti ottobre a 87,66 dollari al barile (+0,86%). Il rapporto euro/dollaro prosegue a 1,072.
A Piazza Affari domina Saipem (+4,85%), che prima dell’apertura dei mercati ha annunciato di essersi aggiudicata due nuove commesse per attività offshore in Costa D’Avorio e in Italia, per un valore complessivo di 850 milioni di euro, portando gli analisti ad essere fiduciosi che la raccolta ordini 2023 possa superare il risultato dell’anno scorso. Prosegue il tonfo di Fineco (+1,76%%), all’indomani dei dati sulla raccolta, che scivola in fondo al listino principale. Tra le banche in recupero Mps (+2,1%) dopo una settimana sotto pressione per le ipotesi di una cessione di parte della quota del Tesoro, primo azionista di Siena. In controtendenza Mediobanca (-0,7%) sul confronto in atto con il socio Delfin in vista del rinnovo del cda.
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