
Rimbalzo di inizio settimana per le Borse europee tra qualche segnale di ripresa dell’economia cinese e notizie positive dalle preisioni Fed e Bce
Piazza Affari, spinta da banche e petroliferi, è stata la migliore con un incremento dell’1,03% dopo aver ceduto l’1,5% nell’intera ottava precedente. Rialzo intorno allo 0,7% per Madrid mentre Parigi ha chiuso a +0,5% e Francoforte (+0,4%) è stata frenata dal tonfo di Mtu Aero Engines che potrebbe avere un impatto negativo sui conti derivante dal ritiro di motori per aerei realizzati con il partner Pratt&Witney.
Rimbalzo di inizio settimana per le Borse europee tra qualche segnale di ripresa dell’economia cinese, le ipotesi di una Federal Reserve ferma sui tassi a settembre e soprattutto l’idea che la correzione delle stime su inflazione e crescita dell’Eurozona, da parte della Commissione Ue, possa portare le Bce a non toccare il costo del denaro nella riunione di giovedì. Nel 2023 il Pil dell’Eurozona dovrebbe crescere dello 0,8% e l’inflazione fermarsi al 5,6%.
Sul mercato valutario, è stata una seduta di generale frenata per il dollaro americano: il cambio tra euro e dollaro è salito a 1,0746 (1,0704 venerdì). Dollaro/yen a 146,46 (da 146,12) dopo essere sceso anche sotto 146 sulle indicazioni arrivate dalla Banca del Giappone pronta prossimamente a rivedere la politica di tassi negativi. Euro/yen a 157,4 (da 157,84).
Sul mercato valutario, è stata una seduta di generale frenata per il dollaro americano: il cambio tra euro e dollaro è salito a 1,0746 (1,0704 venerdì). Dollaro/yen a 146,46 (da 146,12) dopo essere sceso anche sotto 146 sulle indicazioni arrivate dalla Banca del Giappone pronta prossimamente a rivedere la politica di tassi negativi. Euro/yen a 157,4 (da 157,84).
A Piazza Affari ancora una sessione da protagonista per Saipem (+4,9%)in scia alle commesse annunciate venerdì e al nuovo rialzo dei prezzi del petrolio. La prospettiva di una modifica sostanziale alla tassa sugli extraprofitti da parte del governo italiano ha fatto recuperare tutti i titoli bancari, vera zavorra del Ftse Mib nell’ottava passata. Bper e Intesa Sanpaolo (+2,7% entrambi) le più vivaci.
Fuori dal paniere delle big da segnalare il +2,1% di Juventus nonostante la smentita di Exor sulla possibile vendita del club bianconero e il +3% delle azioni MediaForEurope nel giorno in cui i figli di Silvio Berlusconi formalizzeranno l’accettazione dell’eredità del padre scomparso a giugno.
(foto IMAGOECONOMICA)
Petrolio poco mosso: il Wti ottobre resta a 87,5 dollari al barile, il Brent novembre a 90,8 dollari al barile. Gas naturale in rialzo del 4% a 36 euro al megawattora.