
Il sindacato UAW aveva chiesto un aumento salariale del 40%. Pronto allo sciopero se non si trova una quadra
Stellantis ha offerto ai lavoratori a ore negli Stati Uniti un incremento salariale del 14,5% su quattro anni nell’ambito dell’offerta al sindacato United Auto Workers in vista della scadenza del contratto del 14 settembre.
Il gruppo automobilistico guidato dal CEO Carlos Tavares ha anche annunciato proposte di bonus di “protezione dall’inflazione” pari a 6.000 dollari nel primo anno del contratto e 4.500 dollari negli ultimi tre anni dell’accordo per tutti i dipendenti.
Mark Stewart, direttore operativo di Stellantis Nord America, ha pubblicizzato la proposta in una lettera ai dipendenti. «Si tratta di un’offerta forte e responsabile che ci consente di continuare a fornire buoni posti di lavoro ai nostri dipendenti oggi e alla prossima generazione qui negli Stati Uniti. Inoltre protegge la futura capacità dell’azienda di continuare a competere a livello globale in un settore che sta rapidamente passando ai veicoli elettrici. Poiché sappiamo che questo è importante per voi e per le vostre famiglie, restiamo impegnati a contrattare in buona fede e a raggiungere un accordo equo entro la scadenza. Con questa offerta equa, cerchiamo una soluzione tempestiva alle nostre discussioni», si legge nella lettera. Stewart ha descritto questa come una “settimana davvero positiva al tavolo delle trattative”, affermando che le due parti hanno fatto “enormi progressi su centinaia di questioni a livello di sottocommissione”.
Non è dello stesso avviso il sindacato che ha presentato accuse di pratiche lavorative sleali contro Stellantis e General Motors in relazione alla contrattazione. Aveva chiesto un aumento salariale del 40%, evidenziando aumenti nella retribuzione dell’amministratore delegato e miliardi di dollari di profitti realizzati dalle case automobilistiche negli ultimi anni. Il presidente della United Auto Workers, Shawn Fain, ha criticato la prima proposta di contratto economico di Stellantis definendola “profondamente inadeguata”, ma ha affermato che le tre case automobilistiche di Detroit, ovvero Stellantis, Ford e GM con cui sta negoziando, stanno mostrando segnali di movimento verso le richieste del sindacato a meno di una settimana dalla scadenza degli attuali accordi.
Il sindacato ha dichiarato di essere pronto a scioperare entro la scadenza se non trova un accordo con tutti i gruppi automobilistici.
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