Secondo la Bce la tassa sugli extra-profitti danneggia la fiducia e aumenta l’incertezzadi investitori nazionali ed esteri
La Bce boccia la tassa sugli extra-profitti in quanto danneggia la fiducia e aumenta l’incertezza presso gli investitori. «L’imposta straordinaria può rendere più costoso per le banche attrarre nuovo capitale azionario e finanziamento all’ingrosso, in quanto gli investitori nazionali ed esteri potrebbero avere meno interesse a investire in enti creditizi italiani che hanno prospettive piu’ incerte». E’ quanto si legge nel parere sulla tassa sugli extraprofitti della banche pubblicato oggi dalla Bce.
«Inoltre – prosegue il documento – l’introduzione di una imposta retroattiva ad hoc aumenta indebitamente l’incertezza sul quadro fiscale, danneggiando la fiducia degli investitori e influenzando potenzialmente anche il costo del finanziamento per le società non finanziarie. Inoltre, la sua natura retroattiva può alimentare la percezione di un quadro fiscale incerto e dar luogo a un ampio contenzioso, creando problemi di incertezza giuridica».
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