Indagati quattro dirigenti Sigifer per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario
Per l’incidente ferroviario di Brandizzo finiscono nel registro degli indagati altre quattro persone. Sono tutti dirigenti della Sigifer, l’azienda di Borgo Vercelli per cui lavoravano le cinque vittime. Anche per loro l’ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Fino a oggi gli unici due indagati erano il tecnico di Rfi, Antonio Massa, 48 anni, e il caposquadra della Sigifer, Andrea Girardin Gibin, 53 anni.
Domani sarà avviato il lavoro di perizia, disposto dalla procura di Ivrea, sui tablet dei macchinisti del treno che ha investito i cinque operai, sulle scatole nere del convoglio e sui telefoni cellulari di due vittime trovati sul luogo della tragedia ancora parzialmente funzionanti.
Intanto il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini ha riferito con un’informativa urgente alla Camera: «anche un solo morto sul lavoro è troppo, come istituzioni abbiamo il dovere di fare chiarezza sull’accaduto perché fatti come questi non abbiano a ripetersi. L’impegno comune è che ogni responsabilità venga chiarita al più presto e le responsabilità che emergeranno non potranno rimanere impunite. Rfi, come altre aziende italiane, è tra i migliori posti in Europa, secondo le classifiche, per il basso numero di incidenti. La sicurezza sul lavoro nei cantieri che apriranno in maniera copiosa è e sarà prioritaria».
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