
Quasi 13 mila operai del settore dell’auto hanno incrociato le braccia. L’UAW rappresenta circa 150.000 lavoratori negli Stati Uniti, quindi lo stop sarà, almeno inizialmente, molto limitato
È iniziato il più grande sciopero della storia dell’auto in America. Quasi 13 mila operai del settore dell’auto hanno incrociato le braccia in tre stabilimenti statunitensi di General Motors, Ford e Stellantis. Proprio quest’ultima qualche giorno fa aveva offerto un aumento salariale del 14,5% ma non è bastato.
Dopo il fallimento del tentativo di trovare all’ultimo minuto un accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, il leader del maggiore sindacato che li raccoglie, lo United Auto Workers ha annunciato lo sciopero.
I tre siti scelti ed interessati dallo sciopero sono stabilimenti di assemblaggio: a Wentzville in Missouri per Gm, a Toledo in Ohio per Stellantis e a Wayne nel Michigan) per Ford. Il totale degli iscritti al sindacato Uaw è di circa 12.700. Il presidente del sindacato Shawn Fain ha esortato i circa 146.000 iscritti che lavorano nei tre storici produttori d’auto americani a tenersi pronti a dare il proprio contributo. E ha avvertito che il sindacato non esiterà ad espandere la mobilitazione che adesso risulta limitata.
In un comunicato diffuso subito dopo l’annuncio Uaw Ford ha affermato di essere “assolutamente impegnata a raggiungere un accordo che premi i dipendenti e tuteli la capacità” dell’azienda “di investire per il futuro” nel mezzo della trasformazione dell’industria automobilistica verso l’elettrico. Gm si è detta delusa dallo sciopero e ha aggiunto che continuerà “a contrattare in buona fede“. Stellantis da parte sua ha annunciato che adotterà “decisioni strutturali adeguate per proteggere le operazioni in Nord America“.
FOTO: SHUTTERSTOCK