L’indagine riguarda fatti del 2020 ed è partita 8 mesi dopo che la piattaforma aveva già preso delle contromisure
TikTok è stata multata per 345 milioni di euro perché non avrebbe rispettato le norme sulla tutela dei dati personali degli iscritti, in particolare per quanto riguarda gli utenti di età compresa fra i 13 e i 17 anni. A comminare la sanzione salatissima è stata la Commissione irlandese per la protezione dei dati, che agisce per conto dell’UE. Il Dpc ha aperto un’indagine nel settembre 2021 sulla filiale del colosso ByteDance, che oggi conta 150 milioni di utenti negli Stati Uniti e 134 milioni nell’Unione Europea. I reati contestati riguardano il periodo compreso tra il 31 luglio e il 31 dicembre 2020.
Per Tiktok è la seconda sanzione per violazione del Gdpr, il regolamento europeo per la protezione dei dati personali, nella gestione dei minori sulla piattaforma, dopo i 750 mila euro comminati nel 2021 dal Garante olandese.
Ma il social non ci sta e replica: «Pur rispettando l’autorità della dpc, non siamo d’accordo sulla decisione, in particolare sull’importo della sanzione. Le criticità sollevate dall’autorità irlandese si concentrano su alcune impostazioni e funzionalità presenti in app tre anni fa e che abbiamo modificato ben prima dell’avvio dell’indagine, come l’impostazione dei profili degli utenti sotto i 16 anni privati di default», spiega un portavoce di TikTok.
La multa di Tiktok è la quinta più pesante mai emessa da quanto è entrato in vigore il Gdpr. In testa alla classifica c’è quella da 1,2 miliardi contro Meta che il Garante irlandese ha emesso sotto pressione proprio dell’Edpb. Per le medesime accuse contestate a TikTok, contro Instagram era scattata una sanzione da 405 milioni, mentre una terza da 390 milioni riguardava il cambio della base legale del consenso al trattamento dei dati. C’è poi Amazon, punita in Lussemburgo per 746 milioni di euro.
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