“Il Governo continua a fare cassa sui poveri, sui pensionati e sui lavoratori dipendenti. I lavori sul Ponte sullo stretto non servono”
«I tavoli che ci sono stati finora col governo sono finti e non servono a nulla, perché l’esecutivo non ha la volontà di aprire una trattativa. Siamo stati ai tavoli sulle pensioni, sono finti. Non si è discusso di nulla. Non si stanno mettendo risorse. Anche su sanità e sicurezza mancano gli stanziamenti e si continua a morire. Sul fisco, governo ha fatto votare legge delega e non ha aperto trattativa coi sindacati». Le dure parole arrivano dal leader della Cgil Maurizio Landini a margine di un evento a Palermo.
Secondo lui l’operazione fatta sul reddito di cittadinanza è totalmente sbagliata. «In un Paese in cui sta aumentando la povertà – ha sottolineato – mettere in discussione uno strumento per contrastarla e fare addirittura una discriminazione tra poveri è una cosa sbagliata. Tra l’altro hanno tagliato anche il fondo per gli affitti, caricando il problema sui sindaci. Il Governo continua a fare cassa sui poveri, sui pensionati e sui lavoratori dipendenti e non combatte l’evasione fiscale – 100 miliardi -, non tassa la rendita finanziaria e quella immobiliare. Insomma, non va a prendere i soldi dove sono».
Non sono mancate dure parole anche verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto. «Siamo un Paese che ha ben altre priorità e problemi da affrontare. In Sicilia buona parte del sistema ferroviario è a binario unico, c’è un problema di mobilità e di come valorizzare turismo e agricoltura. Da nostro punto di vista non si risolve il problema con grandi opere di cui è dubbia la tenuta anche ambientale. Oggi mancano infrastrutture fondamentali, penso ai tanti disastri che stanno accadendo, e osservo che non si stanno utilizzando i fondi europei per fare questi investimenti», ha aggiunto.
Ed ha rimarcato che oltre il 7 ottobre a Roma, se il Governo dovesse rimanere in silenzio, non esclude uno sciopero nazionale.
FOTO: ANSA/TINO ROMANO