Non si ferma la “guerra” di nervi sull’export della preziosa materia prima. Il primo ministro Duda annuncia “corridoi”, dopo aver appoggiato il blocco dell’import
Un secondo carico di grano è arrivato ad Istanbul, servendosi di un corridoio marittimo istituito dal governo di Kiev, aggirando di fatto il blocco russo.
Sempre secondo quanto riferito da diverse chat Telegram d’informazione sul conflitto la nave in questione, con bandiera di Palau, ha lasciato Chormomorsk, a sud di Odessa, nella giornata di venerdì ed è arrivata ieri nella città turca.
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Intanto, la Polonia ha preparato corridoi di transito per il grano ucraino da attraversare ed essere “esportato dove è necessario”, lo ha detto oggi il presidente polacco Andrzej Duda in un’intervista al canale locale TVP1.
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«In Polonia sono stati preparati corridoi di transito, grazie ai quali il grano ucraino può passare attraverso la Polonia ed essere esportato dove è necessario. Stiamo cercando di aiutare l’Ucraina e quei paesi che hanno bisogno di questo aiuto», ha detto Duda, come citato dal suo ufficio.
La disputa dell’Ucraina con la Polonia, tradizionalmente uno dei suoi più ardenti sostenitori nella sua lotta contro l’aggressione russa, è stata scatenata dalla decisione di Varsavia di estendere il divieto di importazione di prodotti cerealicoli ucraini oltre la data di scadenza fissata dall’Ue il 15 settembre.
L’Ue aveva deciso la misura a maggio su richiesta di Polonia, Ungheria, Slovacchia, Romania e Bulgaria, che temevano che l’afflusso di prodotti ucraini più economici avrebbe messo sotto pressione i loro agricoltori. «Credo che sia la decisione giusta che il governo polacco abbia mantenuto il divieto di vendita di grano ucraino sul mercato polacco. Tuttavia, dobbiamo fare di tutto per garantire che il transito sia il più alto possibile», ha detto Duda nell’intervista.
(foto ANSA)