
Secondo il Dipartimento di giustizia Google avrebbe pagato ad Apple 19 miliardi di dollari per assicurarsi che il suo motore di ricerca venisse impostato come predefinito in tutti gli iPhone
Martedì toccherà al vicepresidente senior dei servizi di Apple, Eddy Cue, testimoniare davanti a un tribunale federale nella causa che il Dipartimento di giustizia americano ha intentato nei confronti della posizione monopolistica di Google sul fronte delle ricerche sul web.
Google vs Usa: al via il processo del millennio
Secondo il Dipartimento di giustizia Google avrebbe pagato ad Apple 19 miliardi di dollari per assicurarsi che il suo motore di ricerca venisse impostato come predefinito in tutti gli iPhone. Cue, nelle dichiarazioni anticipate alla stampa dirà che Apple ha scelto il motore di ricerca Google come predefinito perché era il prodotto migliore e non c’era motivo per crearne uno nuovo.
Inoltre il vicepresidente dei servizi della società californiana spiegherà che Apple ha accordi di compartecipazione alle entrate con i motori di ricerca concorrenti Yahoo, Microsoft Bing, DuckDuckGo ed Ecosia, e che gli utilizzatori di iPhone possono modificare i loro motori di ricerca predefiniti.
Il processo di Google, che dovrebbe durare 10 settimane, è il più grande processo sul monopolio tecnologico dopo quello di Microsoft, avviato oltre 20 anni fa. Il dipartimento di Giustizia sostiene che Google ha violato la legge antimonopolio stringendo accordi esclusivi sia con Apple che con Samsung.
(foto SHUTTERSTOCK)